Bakayoko – Milan, ci siamo?

    Il ritorno di Leonardo a Milano, in qualche modo può rappresentare una sorta di sliding door per il club rossonero che ha finito per trasformarsi nuovamente dopo la parentesi fosca cinese con la nuova proprietà americana, il cui uomo guida del mercato è proprio il brasiliano. Le cui scelte di mercato stanno positivamente influenzando l’opinione concreta di un miglioramento sostanziale della rosa del Milan, anche in vista di prossimi obiettivi da raggiungere.
    Il viaggio a Madrid infatti pare sia stato il viatico per chiudere l’affare di Bakayoko. Il centrocampista francese, di origini ivoriane, arriverà stasera a Milano e sosterrà le visite mediche domani. Ha trovato l’accordo con il Chelsea sulla base di un prestito con un diritto di riscatto fissato a 40 milioni, il prezzo al quale il Blues aveva acquistato il giocatore un anno fa da Monaco. Nel frattempo continua il lavoro di diradamento della rosa. Il quotidiano portoghese A Bola insiste sull’imminente accordo tra Sporting Lisbona e Milano per il passaggio di Carlos Bacca in biancoverde in prestito con un diritto di riscatto. Anche se venerdì, Leonardo si era aperto a un possibile soggiorno del colombiano a Milanello. E la scorsa notte l’attaccante ha giocato un brillante pezzo di gioco nel secondo tempo contro il Real. Gattuso può analizzare l’incontro a Madrid con un certo ottimismo: è finito 3-1 per il Real, ma la squadra ha mostrato una buona vivacità. Ora due giorni di pausa e poi via per preparare la prima giornata del campionato con il Genoa. Dal Brasile Kakà conferma che a settembre potrebbe essere a Milano per iniziare un percorso di apprendistato come manager milanese, come aveva anticipato Leonardo durante la presentazione di Maldini lunedì scorso: “Il mio rapporto con Milano è sempre stato molto serrato – dice di portare UOL – ora diventa ancora più vicino con il ritorno di Leo e Maldini, figure con cui ho giocato e con cui ho un buon rapporto. La mia priorità è ancora quella di stare con i miei figli in Brasile, ma le porte sono aperte ad un approccio per vedere come il mondo di un direttore sportivo funziona. Non devo rimanere fisicamente in Italia o avere delle responsabilità. Vado a Milano per conoscere il mercato “. La nuova proprietà di Elliott continua a lavorare sull’organigramma del club. La ricerca è in corso nel settore del marketing. Dopo alcuni sondaggi con figure che hanno avuto responsabilità nelle grandi aziende, l’attenzione si è concentrata sui dirigenti che hanno già avuto una notevole esperienza nel mondo del calcio. Dopo la notizia della sua sospensione dall’incarico, è stato confermato il dirigente Alessandro Sorbone, responsabile operativo di Milano e anche coinvolto nella gestione di San Siro. Non a caso, il suo lavoro è stato giudicato in modo positivo dagli altri soggetti coinvolti nella gestione dello stadio.